Nelawyn |
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| CAPITOLO 12
Si tolsero le bende e lo videro.
Un grande minotauro stava correndo verso di loro. Ma la cosa strana era che la bestia era avvolta in una strana luce argentea.
Era velocissimo e prima che fossero in grado di reagire li aveva già raggiunti. Il minotauro li fissò a lungo poi aprì la bocca e quello che ne fuoriuscì fu un suono tutt’altro che animale, era molto più simile a una voce umana:
- Chi vi ha dato il permesso di entrare in casa mia?
Dark Schneider non si scompose e rispose:
- Il vecchio guardiano ci ha fatto entrare, e ci sta aspettando all’uscita di questo labirinto quindi se non vuoi fare una brutta fine mostraci qual è la via da seguire.
- Come osi darmi darmi degli ordini, tu stupido mortale.
Dark Schneider si irritò incredibilmente appena udì quelle parole e la stanza in cui si trovavano cominciò a scaldarsi come se fosse avvolta dalle fiamme. Infine Dark Scheider scagliò uno dei suoi più potenti incantesimi:
- Zahzard Zahzard Skurownoh Rowsuhk. Fuoco che arde nei recessi tenebrosi dell’inferno, diventa la mia spada e annienta il mio nemico! Venon – Inferno delle anime lacerate!!!
Ma incredibilmente il minotauro rimase illeso:
- Non potete ferirmi, questo bagliore che mi avvolge è una barriera assoluta contro gli incantesimi! Inoltre c’è solo un modo per poter uscire da qui, ed è sconfiggermi in una combattimento corpo a corpo.
L’ira di Dark Schneider crebbe ancora di più e con essa anche la temperatura della stanza. Le rocce più vicine ai suoi piedi iniziarono a deformarsi finché ad un certo punto tutto tornò alla normalità. Aveva capito che nessuno dei suoi attacchi poteva ferire il suo avversario, ma non per questo era disposto ad arrendersi. Quindi sfoderò la sua spada e si lanciò all’attacco.
Improvvisamente sentì una mano sulla spalla che lo tratteneva. Si voltò e vide che era Gara.
- Dark Schneider lascia che sia io a sconfiggere questo avversario. E’ passato molto tempo dall’ultimo volta che ho sfidato un maestro del corpo a corpo. Ti prego, lasciami questa possibilità!
Dark Schneider si limitò a farsi da parte, senza rispondere. Gara si fece avanti e il suo corpo fremeva nell’attesa dello scontro.
Il minotauro alzò un braccio e afferrò qualcosa dietro le spalle: era la sua arma, un enorme martello.
Gara non si scompose e impugno Murasame.
I due si lanciarono l’uno contro l’altro ad una velocità tale che gli altri faticavano a seguire i loro movimenti con lo sguardo. Poi ad un tratto Gara venne sbalzato via e atterrò ai piedi di Dark Schneider che non gli rivolse nemmeno uno sguardo. Il ninja si rialzò e il combattimento riprese.
Dopo una decina di minuti Gara sanguinava copiosamente mentre il minotauro avevo soltanto qualche ferita superficiale.
Arshes-Nei era davvero preoccupata per il compagno e quando il ninja fu scaraventato al suolo per l’ennesima volta cercò di convincere Kall-su ad intervenire, ma questi rispose:
- Guardalo bene, Arshes. Osserva bene la sua espressione. Cosa vedi?
- Sta … sorridendo.
- Esatto! Non possiamo intervenire. Erano anni che Gara aspettava di combattere con un avversario che lo avesse potuto mettere in difficoltà. Questa è la sua occasione per mettersi alla prova. E’ la sua sfida personale. Dobbiamo rimanere in disparte ad assistere, anche se questo dovesse portare alla sua morte.
Arshes-Nei sembrò comprendere quello che provava Gara e decise di non intervenire anche se il suo volto mantenne un’espressione di seria preoccupazione.
Poi avvenne qualcosa di incredibile.
Gara fu scaraventato a terra ancora una volta e ancora una volta si rialzò. Ma questa volta era diverso: la sua espressione era cambiata. Non sorrideva più come prima, adesso era serio, concentrato. Poi disse:
- Sono felice di aver incontrato un avversario del tuo calibro. Credo che potrei anche morire contento.
Improvvisamente i suoi compagni capirono: stava per ricorrere alla sua tecnica più potente, ma anche più pericolosa. Con tutte le ferite che aveva riportato c’era un’alta probabilità che avrebbe potuto esaurire tutta la sua energia. Ma nonostante questo nessuno si mosse. Rimasero tutti ad osservare in solenne silenzio.
Gara si concentrò ancora un po’ poi iniziò il suo attacco:
- Murasame! Dimostra di fronte ai miei occhi la tua vera forza!! Riducilo in cenere!! Che la mia vita si trasformi in una spada lucente e trapassi la sua gola!!! Spada ninja del demone che squarcia le tenebre!!
Poi si mosse ad una velocità incredibile. Nessuno riuscì a vederlo, era solo una scia luminosa che attraversò il minotauro.
Infine la bestia cadde a terra in una pozza di sangue e Gara si accasciò qualche metro più in là.
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